ETF
Analisi mensile di tutte le caratteristiche tecniche di ETF (o di altri prodotti similari) che potrebbero beneficiare del contesto economico del periodo.
Domani conosceremo i dati dell’inflazione americana di ottobre, che potrebbero determinare l’orientamento rialzista (se questi risulteranno inferiori rispetto alle attese del +8% annuale) o ribassista (se risulteranno superiori rispetto a questa soglia) del mercato per i prossimi giorni. Ciononostante, appare chiaro che il trend dell’aumento dei prezzi in USA sia discendente, almeno per quanto riguarda l’inflazione generale, mentre qualche dubbio permane ancora sull’inflazione “core” (escluse le componenti volatili di energia e alimenti), come evidente dal grafico dei dati dell’ultimo anno.
La ripartenza vigorosa dell’economia mondiale, nonostante gli impatti di breve delle varianti di covid-19, e le difficoltà dell’offerta di prodotti e servizi che fatica a mettersi al passo con l’impennata della domanda, stanno spingendo sempre più al rialzo le aspettative di inflazione. E per contrastare un aumento eccessivo del costo della vita, che potrebbe far cadere l’economia in una spirale inflattiva, le banche centrali di tutto il mondo sono in procinto di aumentare il costo del denaro, per rendere prestiti meno accessibili e ridurre la capacità di spesa di privati e aziende. E’ verosimile dunque che nei prossimi mesi vedremo aumenti multipli dei tassi, che secondo le stime di mercato attuali, negli Stati Uniti potrebbero essere addirittura tra i 4 e 5 aumenti entro fine dell’anno, così da riportare l’inflazione sotto il target del 2% nei prossimi anni. Un aumento del costo del denaro, in concomitanza con una ripresa economica solida, dovrebbe altresì continuare a far apprezzare il Dollaro. E per far sì che il costo del denaro salga, in USA la Fed incrementerà progressivamente il suo “Fed Funds Rate”, ovvero il tasso di riferimento in base al quale le banche e le altre istituzioni finanziarie si scambiano le riserve di capitale sul brevissimo periodo. Le riserve di capitale sono delle somme minime che la Fed richiede alle banche di detenere presso i suoi conti, che porta gli istituti finanziari che ne hanno di più a prestarle a quelli che ne hanno di meno. Aumentando il costo di tali prestiti, gli istituti di credito non potranno che riversare tale aumento sulla clientela. Come scommettere dunque con prudenza sull’aumento dei tassi della Fed?
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