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Analisi sulle società più interessanti in questo momento sui mercati, con valutazione degli upside di prezzo, dei catalizzatori di breve periodo, dei rischi e delle opportunità.
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Pillole sull’andamento di una società, sulle prospettive e su quello che potrà accadere al suo corso azionario nei prossimi mesi. Chiedi la nostra opinione su un’azione che ti interessa tramite il box dedicato!
LVMH
LVMH Moët Hennessy - Louis Vuitton, fondata nel 1923 con sede a Parigi, gestisce 5.664 negozi in giro per il mondo. La società opera come azienda di beni di lusso a livello mondiale, champagne, vini e liquori, prodotti di moda, profumi e cosmetici. Nel settore mondiale dei beni di lusso e della moda, LVMH è leader assoluto. LVMH dispone di un portafoglio impressionante che comprende una serie di marchi famosi, tutti associati al lusso, allo stile e all'innovazione.
Iberdrola
Iberdrola è una mega-utility spagnola che si occupa di produzione, trasmissione, e fornitura di energia elettrica per il mercato spagnolo (36% dell’energia prodotta) e messicano (32%), oltre ad altri paesi come UK, Stati Uniti, Brasile, Germania, Francia e Australia. Iberdrola è uno dei più grandi player delle rinnovabili (la seconda dopo Enel per progetti in corso di realizzazione), con fonti di produzione dell’energia che spaziano dall’eolico onshore e offshore all’idroelettrico, dal fotovoltaico al gas a ciclo combinato, fino ad arrivare al nucleare. Oltre alla produzione, l'azienda si occupa anche di trading di elettricità e gas all'ingrosso e offerta di altri prodotti e servizi, tra cui l'idrogeno. Al 2023 il previsionale prevede una generazione netta di 125k GWh (+2.4% YoY) di cui 96k GWh di produzione propria (77%) e 30k GWh da terze parti (23%).
Speciale bond CDP: conviene oppure no?
La scorsa settimana è partito il collocamento del bond di Cassa Depositi e Prestiti, che durerà fino al 27 di novembre. Il rischio CDP è equivalente al rischio Stato italiano (che appunto la controlla) ed è dunque equiparabile all’investimento in un normale BTP. Cerchiamo di capire se vale la pena puntarci.
Parte il BTP Valore: ecco cosa ne pensiamo
Il BTP Valore è partito ieri con un grande successo, con una raccolta che ha sfiorato i 5 miliardi di euro al primo giorno di collocamento. Cerchiamo di capire se vale la pena puntarci.
Commento sull’andamento complessivo del mercato, analisi delle migliori e peggiori asset class e valutazione dei comparti che potrebbero beneficiare in un determinato contesto macroeconomico e finanziario.
Il mese di novembre è stato sorprendentemente forte, con una performance dell’S&P500 del 9%. Si tratta del quindicesimo rialzo mensile più forte degli ultimi 50 anni. E dopo un risultato del genere sono in molti a chiedersi se l’S&P500 abbia finito la benzina o possa continuare la ripresa. Scopriamolo nella nostra consueta Market View mensile.
L’inflazione americana di ottobre ha messo il turbo ai mercati in questi ultimi due giorni, dopo una lettura che ha visto il caro prezzi rallentare al +3,2% (dal +3,7% del mese scorso), meglio delle attese del +3,3%. Favorevole è stata anche la lettura dell’inflazione “core” (esclusi beni volatili energetici ed alimentari) che è finalmente tornata a rallentare al +4% (dal +4,1% delle ultime due letture), meglio delle attese del 4,1%.
Analisi mensile di tutte le caratteristiche tecniche di ETF (o di altri prodotti similari) che potrebbe beneficiare del contesto economico del periodo.
L’ETF per il nuovo rimbalzo dell’uranio
Sembra che dopo tanto discutere a livello politico, finalmente i leader di tutto il mondo si siano trovati concordi sul fatto che la transizione energetica debba passare, almeno in parte, dallo sviluppo del nucleare. E infatti nelle ultime settimane da USA a Corea del Sud, dalla Francia alla Cina, molti capi di governo hanno evidenziato la necessità di aumentare gli investimenti in nuove centrali nucleari da un lato e di allungare la vita utile delle centrali già esistenti dall’altro (dagli attuali 40 anni, fino a 60 anni o addirittura 80 anni nel caso degli Stati Uniti).
L’ETF per il “soft landing”
In questo momento i mercati sono orientati sempre più verso una narrativa di “soft landing” per l’economia USA, con la più grande economia al mondo che potrebbe evitare la recessione e continuare a crescere, nonostante i rischi di nuove fiammate rialziste dell’inflazione.
Brevi analisi degli upside e dei downside dei vari settori componenti gli indici azionari globali.
Alla luce degli scenari dipinti negli outlook macroeconomici precedenti, possiamo adesso tracciare l’identikit dei settori su cui puntare nel 2023. Se nella prima parte dell’anno, occorrerà puntare sulle società che beneficiano del trend rialzista dei tassi (i cui rialzi non risultano essere scontati dai mercati), nella seconda metà dell’anno occorrerà focalizzarsi sulle società “low beta”.
Come è noto le materie prime sono un’asset class che soffre nei periodi di recessione. Ma agli effetti la recessione non è ancora arrivata e potrebbero esserci ancora delle opportunità nel 2023 per la particolarità della situazione attuale. Va detto innanzitutto che le commodity non sono la nostra categoria preferita per il 2023, perché forse i rischi superano gli eventuali benefici. Ciononostante, le riaperture della Cina, primo mercato mondiale delle commodity, con una quota di ca. il 50% della domanda, certamente potranno avere un peso, soprattutto nella prima parte dell’anno. In particolare i livelli estremamente bassi di stock dei metalli industriali e di commodity energetiche e gli investimenti ancora molto limitati da parte delle societá minerarie e petrolifere, lasciano pensare che ci possa essere ancora una fiammata prima dell’arrivo della recessione.
Corso di macroeconomia di base per gli investimenti
Pillole finanziarie da Davide Berti
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Live mensile con Renegade Insider con discussione eventi macro. Fai le tue domande durante la live o tramite il box dedicato.
Live del 21 novembre 2023 con Renegade Insider
Live del 19 ottobre 2023 con Renegade Insider
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